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ANITA – nelle loro sale esce un film diverso dal resto d’Italia

Leggo un comunicato stampa dell’ANITA ( associazione dell’autotrasporto che aderisce a Confindustria)  che  si ritiene soddisfatta dell’incontro con il Ministro DELRIO dei giorni scorsi. Probabilmente, a mio avviso, l’Anita ha visto un film diverso da quello che tutti noi abbiamo dichiarato assolutamente negativo oppure la loro proiezione è avvenuta in un’altra sala. Dal comunicato stampa  si evidenzia la soddisfazione sulla base  di:…il Ministro ha promesso un veloce intervento per la soluzione dei mezzi pesanti…..; per il cabotaggio, il Ministro ha promesso interventi  dell’Italia in sede…..;Il ministro ha poi mostrato condivisione sulla necessità di rilanciare la crescita…..; il Ministro ha compreso pienamente l’esigenza che le questioni poste vengano affrontate al più presto…….etc etc!!

Basta questo per ritenersi soddisfatti? Credo proprio di no! Di promesse i Governi (compreso l’attuale) ci hanno riempito d’aria  la pancia , ma i problemi sono rimasti e le soluzioni sono ben lontane. della stessa idea l’UNATRAS…“Dall’incontro col Ministro Delrio non sono giunte, purtroppo, risposte dirimenti per la risoluzione delle tante questioni aperte riguardanti l’autotrasporto”….

La cronaca dell’incontro di martedi 23 appena scorso (dove abbiamo partecipato io e il Presidente Bagnoli) vista dalla nostra postazione:

“Alla vigilia di San Giovanni si è, finalmente, materializzato, scrive il Presidente Massimo  Bagnoli, alle associazioni nazionali degli autotrasporti il Ministro Delrio. L’agognato incontro si è tenuto nella solita sala della Biblioteca di Via Nomentana alle 16,30. Il ministro si è presentato con un po’ di ritardo e con una gran fretta di andarsene perché alle 18 aveva un Consiglio dei Ministri. Dobbiamo dire che la presentazione poteva sicuramente essere migliore, il Ministro e’ diventato titolare del dicastero il 2 aprile è solo oggi riceve le associazione e, per di più, ha pure fretta trattandoci più come un impiccio che come risorsa da utilizzare per migliorare un settore strategico per il paese. Questa la possiamo chiamare arroganza, magari il tempo ci mostrerà degli aspetti che modificheranno questa impressione, ma, dal momento che abbiamo meno tempo da perdere che Lui, queste cose fanno venire i nervi. Non vorremmo pensare che per avere un maggiore e costruttivo ascolto si debba ritornare a minacciare quella famosa settimana di ferie (meglio due), così, giusto per ricordagli che con l’autotrasporto e’ meglio parlarci che litigarci. Le associazioni che aderiscono ad Unatras ed Anita hanno consegnato il loro documento dove si elencavano le problematiche ancora non risolte del nostro settore. Si sono esposti a voce le varie opinioni anche da parte di coloro che non hanno firmato il documento, purtroppo ancora una volta, abbiamo dato l’impressione di essere approssimativi e piagnoni, non abbiamo fatto una gran figura quando CNA FITA ha fornito dati (a mio avviso) un po’ … bizzarri e che non ha controllato prima di buttarli sul tavolo della discussione e che certo non ci aiutano a conquistare credibilità nei confronti del governo. Un’oretta per vedere che il Ministro ha scritto le lagnanze, in alcuni casi ha anche mostrato “disgusto” nel sentire come organi dello stato lavoravano (motorizzazioni in Sardegna che prendono prenotazioni per le revisioni ad un anno) ed infine le solite chiacchiere: provvederà, tra le varie promesse, a comunicarci il nome di un interlocutore (oltre al Ministro non si è mai vista neanche un straccio di Sottosegretario), che da adesso si istituiranno dei tavoli tecnici (ancora?) e bla… bla… bla… (ogni Ministro si è portato dietro la mobilia di famiglia, vedi i precedenti tavoli, per esempio quello sulle isole !?!) Probabilmente saremo una voce fuori dal coro, ma a noi questo incontro non ci ha deluso: ci ha avvilito. Se non riusciamo a portare al centro gli autotrasportatori ed i suoi problemi, se per una volta non lasciamo da parte gli “interessi di bottega” non è da escludere che il sindacato muoia ucciso dai suoi stessi figli. Se continuiamo con questo buonismo, con questa idea che tutto il paese sia nelle nostre spalle e quindi responsabilmente non possiamo fare azioni forti, le nostre basi, con diritto, non ci ascolteranno più ed allora potrebbero esserci veramente guai seri.”

Ritengo, condividendo il pensiero del Presidente Massimo Bagnoli,  (in casa nostra c’è assoluta condivione, poca gerarchia e libertà di pensiero senza condizioni), che l’incontro sia stato davvero deludente. Mi aspettavo che su alcune questioni, il Ministro venisse con il compito già fatto, ma le aspettative sono rimaste tali. Noi mettiamo da sempre al centro della nostra attività di rappresentanza la legalità, l’autotrasporto e poca “vetrina”.

Cosa ci riserva l’immediato futuro? L’assoluta confusione ed incertezza (come al solito)!! permanendo la situazione non rimane che ……

fonte trasportinforma.it 

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