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FUORI DAI DENTI…….. (seconda puntata)

ALLA RICERCA DELLA PROFESSIONALITA’….PERDUTA!!

Da oltre 25 anni (periodo in cui iniziai a frequentare il settore dell’autotrasporto) sento parlare di professionalità. Credo comunque, anche se in piccola quota, la responsabilità della “improfessionalità” sia da addebitare anche agli improvvisati imprenditori che dal camion sono passati a gestire un’azienda, spesso col “fai da” te, con la stessa “testa-mentalità” ed a volte con una ingiustificata pretesa arroganza.

La quota di responsabilità o se vogliamo la “colpa”, comunque, non è tale da addebitare unilateralmente. Ognuno deve assumersi, se ritiene, la propria.

Si tratta di individuare se e chi è “responsabile” insieme agli “improvvisati”.

Premetto che non è di facile soluzione risolvere la enorme problematica del settore; vi sono alcuni problemi di carattere generale e parallelamente ve ne sono altri che, per dimensioni aziendali, non possono, per ovvie ragioni, coincidere.

Le esigenze del mondo artigiano sono spesso differenti da quelle delle imprese strutturate. Bisogna però convenire che sia necessario, per le esigenze comuni, una direttiva comune che sia percorribile e perseguire gli scopi che prescindono dalle dimensioni.

A titolo di esempio……..Nell’ottobre del 1992, nel pieno dell’entusiasmo (basta vedere la foto relativa all’affluenza in quel palazzetto), a Cesena, si costituì  l’UNA TRAS (una struttura di speranza).

In quel 1992 tutti d’accordo sui temi di carattere generale stampati a caratteri cubitali dietro il tavolo di presidenza.

Lo slogan: “una svolta storica per il futuro dell’autotrasporto merci italiano (una foto che mantengo gelosamente perché parte integrante della mia storia che non rinnego, ma che mi ha fatto crescere culturalmente.)

I PUNTI…..

1-AVVIARE LA RISTRUTTURAZIONE DEL SETTORE

2-OTTENERE IL RISPETTO DEGLI ACCORDI SOTTOSCRITTI MODIFICANDO LA MANOVRA ECONOMICA DEL GOVERNO

3-BATTERE L’ABUSIVISMO

Oggi, anno 2020 mi rendo conto , con tutte le evoluzioni “tecnologiche” delle imprese, le nuove esigenze , le richieste e le tante necessità, che siamo maledettamente  ancora al nastro di partenza (almeno sui tre punti), tanto  che la ristrutturazione effettiva del settore è in alto mare, il rispetto degli accordi variano a seconda dei governi del momento e battere l’abusivismo sembra una chimera (non dimentichiamo che la concorrenza non è solo quella nostrana determinata dalla  enorme frammentazione  delle piccole imprese, ma è stata alimentata, negli ultimi anni  anche dalle innumerevoli, spesso illegali, aziende estero vestite sorte nel frattempo senza radicali, concreti e seri controlli.

Bisogna comunque dire, di pari,  che tanto è stato fatto, ma forse poco rispetto alle cresciute esigenze?

LA PROFESSIONALITA’ RICHIESTA

Quale e quanta professionalità viene richiesta (pretesa) per poter esercitare in modo corretto l’attività dell’autotrasporto?

1-Idoneità professionale,

2-onorabilità (professionale)

3-Iscrizione all’albo professionale,

4-capacità finanziaria (professionale),

5-mezzi professionali,

6-autorizzazione per l’esercizio dell’attività professionale,

7-per gli autisti una qualificazione e patenti  professionali,

8-per il trasporto merci pericolose un certificato professionale ADR,

9-per il trasporto dei rifiuti una figura professionale,

10-per la privacy la figura professionale,

11-per la sicurezza una figura professionale,

12-per la conservazione e l’uso razionale dell’energia, gli “Energy manager” (alta professionalità), 13-aggiornamenti periodici professionali,

14-I magazzinieri e gli addetti all’utilizzo del muletto, (professionali)

15-il Supply Chain Manager ed il Direttore della logistica (professionali),

16-responsabile delle spedizioni (professionale),

17-piani formativi altamente professionali

Quanta professionalità richiesta ed  in cambio?

Il tempo scorre più velocemente, la sopravvivenza  è sempre più messa in pericolo, e  nel frattempo in modo sconclusionato sorgono delle proteste su tutto il territorio nazionale Cche investono non solo l’autotrasporto.

Governooooo……te ne sei accorto almeno?

Giustamente tutto, per stare al passo con i tempi, deve essere molto professionale, ma perché sia tutto professionale di  livello, mancano, tra tanti,i costi “professionali”, (nel 2005 si pensò di togliere di mezzo le “Tariffe a Forcella” per poi ricreare una copia, più o meno simile nella prima parte e cioè quella relativa ai costi minimi ai quali abbiamo dovuto aggiungere…per la sicurezza), il rispetto, la dignità, il riconoscimento della missione,  gli incassi e le spese che sono sempre sproporzionate all’investimento ed al servizio offerto. Vi pare normale che per essere sentiti dal Ministro del momento si debba sempre alzare i toni e minacciare azioni di protesta (vedi proteste recenti in Sicilia)? E se le metastasi delle proteste si allargheranno (rischio probabile)?

Mia nonna diceva: mai lasciare la strada vecchia per la nuova perché non si sa cosa si trova! Saggezza contadina? Sicuramente buon senso!

Intanto che si provveda a ripristinare quegli elementi che sono il fondamento della vita trasportistica.

Difficile? Proviamoci!!!

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