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Germania – violazione salario minimo corresponsabilità di tutta la filiera

La legge tedesca impone il salario minimo di 8,50€ ora e secondo l’avvocato Dieter Armbrust dello studio legale Lebhun & Puchta se l’impresa di autotrasporto, anche straniera, viola le norme della legge sull’applicazione del salario minimo, ne risponde l’intera filiera del trasporto, compresi sub-vettori e committenti.

Questo il risultato di un convegno tenuto a Milano il 20 marzo da Assologistica.

Per prima cosa, egli ha ribadito che l’applicazione del salario minimo nell’autotrasporto vale anche per i vettori stranieri che caricano, scaricano o svolgono operazioni di cabotaggio in territorio tedesco. Per ora, ha precisato Armbrust, restano esenti i veicoli che sono solo in transito, ma questa potrebbe essere una misura temporanea.
Ma la precisazione più importante dell’avvocato tedesco è quella sullacorresponsabilità dell’intera filiera del trasporto. Quindi anche il committente, il primo vettore e tutti gli eventuali sub-vettori. Quindi, anche l’impresa di logistica o spedizioni italiana che usa autotrasportatori terzi potrebbe essere chiamata in causa e la legge tedesca non consente a nessuno di evitare tale corresponsabilità utilizzando clausole contrattuali. L’unica via d’uscita per il committente è inserire nel contratto scritto un’eventuale clausola d’indennizzo in caso di sanzioni che, lo ricordiamo, possono raggiungere la somma di 500mila euro. La clausola può prevedere che il vettore finale dovrà rimborsare al committente (o al vettore che gli ha affidato il trasporto in sub-vezione) eventuali multe.

fonte trasportoeuropa

 

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