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L’OPINIONE

Vaccino si, vaccino no!

Premessa sempre  la volontarietà e forse anche la necessità che potrebbe portare alla obbligatorietà, se una gran parte della categoria chiede di essere vaccinata, credo sia opportuno prendere in considerazione la richiesta. Ritengo sia necessario dare fiducia alla scienza, altrimenti si rischia di far  prevalere  il fai da te in un momento molto difficile per la nostra Italia.

Riprendo un articolo interessante pubblicato in un sito.

Gli autotrasportatori chiedono di essere vaccinati contro il Covid. Lo scorso anno, quando l’Italia entro nel tunnel della pandemia con il lockdown, alcune categorie professionali continuarono a lavorare per garantire i servizi essenziali, tra questi c’erano gli autotrasportatori.

La loro attività garantì il trasporto di medicinali, prodotti alimentari e altri beni di prima necessità. Li chiamarono “gli angeli delle corsie”.

Insieme ai sanitari furono considerati gli eroi di un’Italia che, nonostante il virus, non facevano mancare approvvigionamenti ai cittadini. Ricevettero ringraziamenti pubblici non solo dalle più importanti cariche istituzionali, ma oggi gli autotrasportatori si dicono amareggiati, dimenticati. Si aspettavano di essere inseriti tra le categorie da vaccinare contro il Covid nella fase iniziale della campagna vaccinale”.  A d evidenziare questo status un manager, con una lettera inviata anche al presidente Mattarella, di un gruppo importante del settore dove la concentrazione di autotrasportatori è molto elevata.

Il manager scrive: “Siamo stati fieri e orgogliosi – si legge nella lettera – di essere indispensabili per l’economia del nostro Paese. E, nonostante la paura del contagio, abbiamo continuato a trasportare merci, soprattutto medicine, dispositivi di protezione e cibo su tutto il territorio nazionale.

Ma oggi siamo amareggiati. Ora che tutti hanno ricevuto il riconoscimento formale al loro impegno con la vaccinazione preventiva, noi siamo diventati invisibili. Agli “angeli” sono improvvisamente cadute le ali e si sono ritrovati, dimenticati, di nuovo a macinare chilometri senza alcuna protezione su un territorio in cui il Covid 19, ancora più aggressivo, imperversa con le sue varianti”.

Signor Presidente ,abbiamo bisogno anche noi di lavorare in sicurezza, di essere anche noi vaccinati perché categoria a rischio. Noi giriamo in lungo e in largo la penisola, incontriamo persone in varie zone e non possiamo essere esposti così imprudentemente al contagio. Signor Presidente. si faccia promotore di misure di aiuto anche per la nostra categoria e sensibilizzi Lei il comitato scientifico”.

Fonte: https://www.positanonews.it/

A titolo informativo, negli USA  molte  associazioni di autotrasportatori(American Trucking Association, Truckload Carriers Association, National Private Truck Council, National Association of Small Trucking Companies, St. Christopher Truckers Relief Fund, Tank Truck Carriers) chiedono che i camionisti vengano vaccinati al più presto.

Noi, aggiungo io, non siamo particolarmente interessati ad essere definiti eroi  perché abbiamo sempre fatto il nostro dovere, ma chiediamo maggiori cautele, prevenzioni e rispetto della dignità nella sua intierezza, al fine di poter continuare a garantire, con il nostro servizio, una parte della sopravvivenza, per quanto ci riguarda, al nostro paese.

SPERIAMO BENE, DOBBIAMO SPERARE BENE, E’ NECESSARIO SPERARE BENE.

NOI CE LA METTIAMO TUTTA COME SEMPRE, MA ATTENDIAMNO RISPOSTE VELOCI  E CONCRETE DALLA POLITICA.

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