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Italia. Economia. Lavoro. Tre parole chiave al centro dell’omonimo forum nazionale che si è tenuto ieri a LUCCA nella meravigliosa cornice del Teatro del Giglio organizzato da Conflavoro Pmi, la confederazione delle piccole e medie imprese presieduta da Roberto Capobianco, che, per l’occasione, ha invitato nella città toscana l’élite della politica e dell’economia italiana, ma anche del mondo sindacale e giuslavorista.

Fra i relatori di Italia Economia & Lavoro 2018, infatti, si sono avvicendati il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, il Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Claudio Durigon e i parlamentari Massimo Mallegni, Andrea Marcucci, Riccardo Nencini, Manuel Vescovi e Riccardo Zucconi. E ancora: il già ministro del Lavoro Cesare Damiano, il giuslavorista Oronzo Mazzotta, la vicepresidente della XI Commissione Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato Annamaria Parente e Angelo Raffaele Margiotta, segretario generale della confederazione dei sindacati autonomi Confsal, il Segretario Generale della PMIA (autotrasporto) intervenuto a Lucca con tutto lo staff dirigenziale della Federazione (il Presidente Nazionale Martino Adesso, il Segretario Nazionale Organizzativo Luigi Caruso, il responsabile dei docenti nella formazione Angelo Tassotti, la responsabile della Comunicazione Brenda Turtureanu (canale SKY Magazin) che nelle riprese ed interviste non ha tralasciato nulla) e da alcuni coordinatori regionali della Federazione presenti sul territorio nazionale.

“Italia Economia & Lavoro – ha affermato Roberto Capobianco – è l’appuntamento annuale con cui offriamo al tessuto imprenditoriale italiano le prospettive e gli strumenti per guardare al futuro con maggiore responsabilità e consapevolezza.

L’obiettivo centrato a pieno,è stato quello di cercare di trasformare in opportunità, le gravi difficoltà attuali del nostro Paese, creando un dialogo costruttivo tra politica e imprese.

Conflavoro Pmi ha scelto Lucca come sede del forum nazionale per ospitare imprenditori provenienti da ogni angolo di Italia, contribuendo a rendere la città toscana, protetta dalle celebri Mura e luogo natale del maestro Giacomo Puccini, epicentro del mondo del lavoro e dell’economia”.

Sul palco del centralissimo teatro del Giglio, si sono svolti dibattiti suddivisi in vari tavoli e dedicati all’analisi e alla discussione su Def, prossima legge di Bilancio, decreto dignità, Ddl anti-corruzione, incentivi alle imprese, riforma fiscale e numerose altre tematiche.

Tra i macro-argomenti anche la formazione quale strumento di accrescimento e diffusione delle competenze del lavoratore, la questione del dumping salariale, della Gig Economy, la flessibilità del mercato del lavoro ivi compresa la sicurezza per lavorare e vivere meglio. Nel dibattito, il Segretario Generale PMIA alla sua prima uscita pubblica dopo la recente nomina, Roberto Galanti, ha posto in evidenza alcune criticità del mondo dell’autotrasporto prospettando anche alcune soluzioni.

Italia Economia & Lavoro ha aperto il sipario alle 10 con i saluti istituzionali del sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, del presidente della provincia Luca Menesini, del direttore del teatro del Giglio Manrico Ferrucci, di Carla Saccardi e Luciana Conti, presidenti provinciali rispettivamente dell’ordine dei commercialisti e dell’ordine dei consulenti del lavoro, e di Roberto Capobianco presidente nazionale di Conflavoro Pmi. Il forum è stato patrocinato da Comune di Lucca, Provincia di Lucca e Regione Toscana.
C’è stato un breve passaggio sul ruolo dell’ICE e delle Ambasciate che nel processo di internazionalizzazione giocheranno un ruolo importante.
Interessante un messaggio del Vice presidente del parlamento europeo, il mio amico Fabio Massimo Castaldo che riporto per intero:
Lucca 9 novembre 2018-11-07
“Carissimi Roberto Galanti Segretario Generale PMIA e Roberto Capobianco Presidente CONFLAVORO, colleghi,ospiti e dirigenti tutti, far crescere l’economia e creare il lavoro sono nostri obiettivi primari, perseguiti tanto dalla nostra manovra di governo quanto dal lavoro della delegazione 5 stelle in Europa negli ultimi 4 anni.
Per questo ci stiamo battendo,ci batteremo da subito, per una completa revisione dell’attuale governance economica europea, che a partire dagli anni della crisi, attraverso il paradigma dell’austeritá, ha determinato una divaricazione crescente tra i suoi Stati membri. Altro che convergenza. Ci sono voluti anni ma oggi perfino l’FMI ha ammesso i danni causati dall’austerità, é ora che il modello di intervento economico cambi completamente. E, guardate, le proposte alternative ci sono, basta solo applicarle.
Non dobbiamo peró per questo pensare di poter fronteggiare da soli i cambiamenti epocali che ci si prospettano. C’è una globalizzazione forzata per mere finalità commerciali che dovrebbe essere contrastata. E non lo è. C’è la crescente automatizzazione della produzione, figlia dell’innovazione tecnologica, che distruggerà milioni di posti di lavoro nei prossimi anni: dovremmo farci i conti. Investire nell’innovazione, così come nella formazione e riqualificazione del lavoro, modificarne l’organizzazione devono essere priorità. Insomma accompagnare e modellare il cambiamento, non subirlo. Infine, c’è un modello sbagliato che cerca la competitività internazionale erodendo i salari e scatenando una guerra al ribasso tra poveri che acuisce le diseguaglianze.
Il tessuto economico italiano va oliato e riprogrammato tenendo ben presente queste sfide, e sapendo che economia e lavoro, crescita economica ed occupazionale, sono due facce di una stessa medaglia. Per questo un concreto piano di investimenti è cruciale per il nostro, come per tutti i paesi in sofferenza. Questo deve essere affiancato da un set di regole che assicurino, a livello europeo (i primi due mercati in cui l’Italia esporta sono Germania e Francia, il terzo gli Stati Uniti) la salvaguardia delle eccellenze italiane – e sono tante – e preveda un apparato burocratico volto a facilitare l’attività produttiva. E non a ostacolarla, come troppo spesso avviene.
Dobbiamo essere coesi e compatti come intero sistema Paese nel rivendicare questa nuova visione di Europa, finalmente congrua rispetto alle finalità veramente prioritarie per i cittadini: innovazione, occupazione, crescita. Solo così lo stato della ragione prevarrà finalmente sulle ragioni di alcuni Stati.
Economia e lavoro. La vita di un paese, le sue capacitá e le sue risorse”.
Buon lavoro
Fabio Massimo Castaldo
Vice Presidente Parlamento Europeo

In conclusione, ottima la organizzazione, ottimo lo staff di supporto, ottimi relatori, un grande presidente Conflavoro ed un tutto esaurito nel teatro.