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Il 14 settembre 2016, il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione con il 66% dei voti per contrastare il dumping sociale, precisando che l’autotrasporto è una delle attività più colpite dal fenomeno.

Nel preambolo della risoluzione sul dumping sociale approvata il 14 settembre 2016 dal Parlamento Europea si legge che “l’aumento delle pratiche abusive e del dumping sociale indeboliscono il sostegno al principio del mercato interno e la competitività delle imprese, in particolare delle PMI, compromettono i diritti dei lavoratori europei e la fiducia nell’integrazione europea e rendono indispensabile una vera convergenza sociale; che i settori maggiormente interessati sono l’agricoltura, l’edilizia, il settore alimentare e della ristorazione, i trasporti, la sanità, i servizi di assistenza e i servizi domestici”. Più concretamente, il testo precisa che il numero dei lavoratori distaccati nell’Unione è di 1,92 milioni di unità, pari allo 0,7% dell’intera forza lavoro.
Dopo tale preambolo, l’Europarlamento invita gli Stati membri a rafforzare i controlli e il coordinamento  contro “pratiche intenzionalmente abusive e l’elusione della legislazione europea e nazionale vigente (comprese le leggi e i contratti collettivi universalmente applicabili), che permettono lo sviluppo di una concorrenza sleale riducendo illegalmente i costi operativi e legati alla manodopera e danno luogo a violazioni dei diritti dei lavoratori e allo sfruttamento di questi ultimi”.

Un capitolo della risoluzione è dedicato ai trasporti, dove l’Europarlamento “chiede di intensificare i controlli sull’attuazione delle norme in materia di orari di lavoro e di riposo nel settore dei trasporti; chiede altresì di migliorare i dispositivi di controllo e di introdurre senza indugio il tachigrafo intelligente ad uso professionale, con l’obiettivo di assicurare un’attuazione corretta, efficiente e non discriminatoria della legislazione vigente da parte degli Stati membri, senza creare indebiti oneri amministrativi; invita la Commissione a valutare la creazione di un file operatore elettronico ed integrato per tutti gli operatori in possesso di una licenza comunitaria, allo scopo di raccogliere tutti i dati importanti sul vettore, sul veicolo e sul conducente rilevati durante i controlli stradali”.
I parlamentari vogliono anche istituire un’Agenzia europea per il trasporto su strada, che dovrebbe “garantire la corretta attuazione della normativa dell’UE e a promuovere la normazione e la cooperazione fra tutti gli Stati membri”. Inoltre, la risoluzione respinge ogni ulteriore liberalizzazione del cabotaggio stradale “finché non sarà stata rafforzata l’attuazione del quadro normativo vigente e incoraggia la Commissione a proporre un miglioramento delle norme onde garantire una più efficace attuazione e agevolare la sorveglianza”.

fonte trasportoeuropa