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Scoperto un altro “cronotarocco” – l’autista fa i complimenti ai polizziotti

L’attività della Sottosezione Polizia Stradale di Seriate (Bg) nel contrasto agli abusi nel campo dell’autotrasporto non si ferma mai.
Infatti,  dopo l’alterazione scoperta lo scorso 18 aprile 2015 ai danni di un autista di nazionalità spagnola, qualche giorno dopo, lo scorso 21 aprile, verso le ore 23.50, in A4,  al
casello di Bergamo, una pattuglia del Reparto intimava l’alt ad un autoarticolato, che trasportava rifiuti provenienti dalla Campania e diretti in Lombardia, al fine di procedere al controllo visti gli innumerevoli illeciti che si riscontrano anche in questo settore.
Gli agenti, dopo il controllo documentale sulla provenienza del carico, procedevano al controllo  dei tempi di guida e riposo del conducente.
Dall’esame dei documenti, gli stessi operatori constatavano che il conducente risultava in attività di pausa nonostante lo stesso fosse stato invece in movimento.
Alla richiesta di spiegazioni, il conducente, un uomo di 45 anni residente in provincia di Caserta, forniva giustificazioni varie cercando così di convincere gli agenti che il dispositivo cronotachigrafo non era in funzione a causa della collocazione di una calamita sul sensore; infatti cercava di effettuare una maldestra manovra al fine di ingannare gli Agenti, facendo finta di togliere il magnete da sotto il mezzo, consegnandone uno ai due Stradalini.
I due “Centauri”, però,  ormai esperti per i numerosi controlli già effettuati e “padroni della materia” proprio nell’ambito della ricerca dei “ crono tarocchi”, non cadevano nel tranello e, sospettando che il conducente nascondesse dell’altro, sottoponevano a sequestro amministrativo il trattore stradale,  trasportandolo il giorno successivo presso un’officina autorizzata dove i tecnici-meccanici riscontravano la presenza di un’alterazione del funzionamento del dispositivo di controllo, consistente nella presenza di in un altro sensore di movimento, posto all’interno della plancia del veicolo, azionato in parallelo a quello originale messo in funzione grazie ad un magnete che riusciva a “chiudere” il circuito facendo cosi risultare in pausa l’attività del conducente.
Per il conducente è scattata una sanzione amministrativa di 1.696 euro con ritiro della patente per violazione articolo 179, comma 9°, del codice della strada mentre per la ditta residente in provincia di Caserta la sanzione prevista dall’art. 179, comma 3°, per euro 814.
Il conducente, al termine degli accertamenti, si  è complimentato con gli agenti con una stretta di mano esclamando che non aveva mai visto 2 poliziotti cosi!!! (ASAPS)

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