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Stanziati altri 3 milioni per le patenti superiori ai giovani

Il Comitato Centrale dell’Albo ha deciso di innalzare da uno a quattro
milioni il budget con cui finanziare il progetto giovani, finalizzato a mettere
in condizione quanti più ragazzi e ragazze di conseguire le patenti superiori e
di entrare in contatto con il veicolo e con le aziende di autotrasporto. A
giustificare questa decisione è il fatto che lo stanziamento iniziale sarebbe
stato sufficiente a sostenere il percorso di 500 giovani, quando invece
le domande arrivate sono più di 2.500. A quel punto proprio per non
frustrare le aspettative di questi ragazzi in cerca di un lavoro, l’Albo ha deciso
di aprire nuovamente il portafoglio. Ma non si tratta soltanto di questo. Ci sono
anche ragioni economiche e di mercato che stanno determinando, e in
prospettiva lo faranno sempre di più, l’offerta di autisti di camion.
Qual è il problema? Sintetizziamola così: quello di conducente di camion è
sempre stato un mestiere duro. Ma adesso, compresso dalla concorrenza
dell’Est, viene anche sfruttato e poco pagato. Se poi a tutto questo si
aggiunge che tra 15-20 anni i camion potranno guidarsi da soli (seppure con
un’assistenza umana da comprendere nei contenuti) la domanda sorge
spontanea: ma chi vuoi che oggi si avvicini alla professione di autista?
Tant’è che secondo le stime del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,
negli ultimi 10 anni l’offerta di autisti in Italia è diminuita di 182.307
unità, mettendo a rischio il ricambio generazionale: sulle 775mila carte di
qualificazione del conducente valide, solo 25mila sono intestate a
giovani. Cosa fare? Come costruire, oggi, una nuova maniera di approcciare
la professione che sarà necessaria per far sopravvivere le aziende di
autotrasporto di domani? La risposta del Comitato Centrale è stata quella
ricordata. Una risposta paradossalmente iniziata in modo timido, vale a dire
mettendo sul piatto un milione di euro che sembravano già sufficienti. Ma
evidentemente l’iniziativa è caduta nel momento giusto, proprio quando la
domanda di autisti non riesce più a essere soddisfatta proprio per le ragioni
spiegato. E così è riuscita a fare proseliti e a creare più interesse di
quello che ci si aspettava. E da qui la decisione di stanziare ulteriori tre
milioni.

E una volta tanto si potrebbe dire: soldi spesi bene?

Da una parte potrebbe sembrare, ma dall’altra sembra che il gruzzoletto se lo spartiscano solo due associazioni di autoscuole, UNASCA e CONFARCA, ma le altre associazioni?

Se un’autoscuola non è associata ad una di queste due associazioni, che succede? (semplice non può partecipare al progetto)

Quindi servirà a UNASCA e CONFARCA per fare proselitismo? chi vivrà vedrà (ma pare che in molti si stanno ribellando, la corte dei conti si vedrà arrivare qualche denuncia, se non addirittura alla corte europea!!!

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