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Era nell’aria da qualche tempo, ma ora, anche dopo lo sciopero dei distributori
di carburante indetto per il prossimo 26 giugno, è ufficiale. Il Governo sta
studiando un rinvio di 6 mesi – a costo zero o quasi – per l’entrata in
vigore della fatturazione elettronica del carburante. È la risposta alle
rivendicazioni delle associazioni sindacali dei benzinai che in questi giorni
avevano indetto uno sciopero per sensibilizzare alla questione.
La categoria si è sempre detta impreparata alla nuova e-fattura che,
almeno fino ad oggi, avrebbe dovuto debuttare il prossimo 1° luglio e che
dovrebbe costituire uno strumento chiave nella lotta all’evasione fiscale.
Recependo positivamente le richieste di rinvio dei sindacati, il ministro
dell’Economia, Giovanni Tria, e dello Sviluppo, Luigi Di Maio, hanno invece
annunciato come l’Esecutivo sia già al lavoro per far slittare il termine per
tutti al 2019. La soluzione interlocutoria del Governo prevede un
doppio regime fino al 31 dicembre in cui scheda carburante e fattura
elettronica convivrebbero l’una accanto all’altra. Il distributore potrà così
documentare la cessione di benzina o gasolio nei confronti dei soggetti
Iva sia attraverso l’emissione della fattura elettronica che con le attuali schede
carburante, che potrebbero restare così valide fino a fine anno. La soluzione
a doppio binario è già tecnicamente pronta e costerebbe relativamente poco
(5 milioni di oneri coperti con uno stanziamento dei fondi di riserva del
ministero dell’Economia).
Ricordiamo che la fatturazione elettronica diventerà obbligatoria per le
operazioni tra privati da gennaio 2019 e che l’anticipazione al primo luglio era
prevista solo per alcuni settori, fra cui appunto le cessioni di carburante.
Del resto, a meno di tre settimane dalle scadenze di legge, i ritardi e le
incoerenze sulla certezza delle modalità operative e sui supporti
tecnologici che l’Amministrazione si era impegnata a mettere a disposizione
sono tali che la rete distributiva rischia la paralisi, anche se l’Agenzia
delle Entrate ha oggi messo a disposizione dei benzinai i servizi di
preregistrazione e di rilascio del codice QR. Sono questi i sistemi che
permetteranno al fornitore, al momento della predisposizione della fattura, di
acquisire in automatico i dati del cliente, incluso l’indirizzo prescelto.
Infine di particolare rilevanza per gli autotrasportatori il chiarimento
dell’Agenzia Dogane e Monopoli sul rimborso delle accise. L’Agenzia ha
precisato, in una nota del 7 giugno, che gli esercenti di un’attività di trasporto
per ottenere il rimborso delle accise dovranno richiedere il rilascio della
e-fattura, alla cui emissione i gestori di impianti di distribuzione carburanti
sono obbligati, con la targa del veicolo rifornito di gasolio.

fonte uomninietrasporti