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La nota dell’Agenzia delle Dogane, si è espressa in merito al recupero accise sui veicoli euro 2 che vengono dotati di FAP (filtro antiparticolato).

L’agenzia spiega che i veicoli appositamente equipaggiati con questi filtri :

Tali dispositivi consentono la riconducibilità alla categoria superiore solo quanto al parametro delle emissioni inquinanti, e quindi al fine di ovviare ai divieti di circolazione dei veicoli saltuariamente stabiliti per le città con più elevata densità di polveri sottili ma, non soddisfacendo gli altri requisiti richiesti (quali, ad esempio, i sistemi di sicurezza), non permettono la classificazione del mezzo di trasporto nella categoria diversa da quella originaria.
Attese le ragioni di natura tecnica sopradescritte, non sussistono nei casi in esame i presupposti legittimanti il riconoscimento del beneficio ai suddetti veicoli. A ciò in ogni caso va aggiunto che la tassatività delle condizioni di consumo fissate dalle disposizioni tributarie di cui in premessa per poter beneficiare dell’impiego agevolato non consente l’accesso a qualsivoglia fattispecie assimilata che non sia contemplata da norma espressa.

A tal proposito alla prossima scadenza per la richiesta del rimborso accise per il primo trimestre 2016, potranno accedere soli i veicoli che rispondono alle caratteristiche euro 3 o superiori.

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Dal 1 Gennaio 2016 i veicoli euro 1 ed euro 2 non possono più recuperare le accise pari a 214,18609 ogni 1000 litri di gasolio, molte sono state le richieste e molte sono state le risposte non date.

Ad oggi l’agenzia delle Dogane non si è apertamente espressa sulla possibilità per i veicoli Euro 1 ed Euro 2 che seppur venga installato il filtro antiparticolato, si possa tornare ad ad avere il rimborso delle suddette accise.

La considerazione che viene fatta è molto semplice, il rimborso sulle accise è sui consumi non sulla classe ambientale, pertanto sarà abbastanza evidente quella che sarà la risposta dell’Agenzia, a classe Euro più bassa corrispondono consumi più elevati.

La pubblicità che viene fatta da molte aziende produttrici e commerciali di filtri antiparticolato, insiste sul fatto che comunque verrà riconosciuta.

Qualora l’agenzia decidesse di riconoscere il rimborso, ipotesi alquanto remota, credo che comunque sia necessario, da imprenditori, fare due conteggi e verificare se veramente è conveniente adottare il sistema di aggiornamento della classe ambientale dei veicoli.

Il costo del filtro antiparticolato ha un costo indicativo che varia in base alla tipologia di mezzo che comunque parte da un minimo di 5.000€ fino ad 8.000€ ed  i litri di gasolio che devono essere utilizzati per ammortizzare l’impianto partono da 23.000 fino a 37.000.