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Tempi di guida e riposo – novità o no?

La “mancata formazione”  o meglio la disinformazione sui tempi di guida e riposo, spesso porta molti autisti ad essere sanzionati sulla strada da parte degli organi di controllo, ma sicuramente per tutte quelle aziende che vogliono viaggiare nella legalità, una formazione specifica eviterebbe di sostenere costi non preventivabili.

Un buon 70% degli autisti, che oggi guidano mezzi per i quali ricade l’obbligo del cronotachigrafo, hanno “subìto” il regolamento 561/2006 e negli anni ci si è basati solo sul sentito dire, su gli altri fanno così, o peggio ancora ci si è data una propria interpretazione adeguandola alle proprie esigenze, e qui si sono inventati l’impossibile,  le ormai obsolete calamite, i telecomandi, gli interruttori, le schede taroccate o quella del collega e/o titolare ed in quest’ultimo caso era sceso poco prima, etc…

La formazione è necessaria e fondamentale per la sicurezza stradale propria e degli altri, ad oggi, un buon 70% degli autisti non ha fatto una formazione adeguata sull’utilizzo dello strumento di controllo delle ore di guida e riposo, le aziende quando assumono dovrebbero chiedere altre alla patente di guida, oltre al CQC un attestato di formazione specifico sulle ore di guida e riposo.

A tal proposito, anche il Ministero dei Trasporti, recependo la direttiva Europea 165/2014, vuole premiare le aziende che fanno vera formazione, andando a eliminare la sanzione relativa all’art. 174 comma 14, ma chiaramente tutto va documentato in modo corretto, non certamente con pseudo o falsi corsi, come è successo e purtroppo ancora succede con il rinnovo del CQC.

 

 

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