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Chi deve scaricare la merce consegnata dal trasportatore?

Oggi purtroppo  Zoran Obradovic, un camionista di 57 anni di origine serba, ma residente a Coli, in provincia di Piacenza, dipendente della Ceva Logistics, si è fatto carico lui dell’operazione all’interno di un magazzino a Chivasso. Ma qualcosa non è andato per il verso giusto perché, mentre scaricava il carrello elevatore, molto probabilmente il peso si è sbilanciato da una parte, finendo per far cadere addosso all’uomo pesanti armature metalliche. I soccorsi, per fortuna, sono stati immediati e articolati. I colleghi, cioè, hanno lanciato l’allarme, il 118 ha prestato all’uomo le prime cure per poi affidarlo a un elisoccorso che lo ha trasferito a un ospedale di Torino. A quanto dicono i medici, Zoran non è condizioni gravi, anche se rimane ricoverato per ulteriori accertamenti. (Fonte uominietrasporti)

Fino a prova contraria un autista assunto con le mansioni di autista, deve assistere al carico e scarico, non come spesso viene riferito all’autista che attende, ecco il muletto e carica il mezzo oppure scarica il mezzo.

Basta con questa arroganza, addirittura da qualche parte, mi risulta, il committente fa pagare l’affitto del muletto per lo scarico e carico, stiamo rasentando l’assurdo.

Una proposta alquanto assurda, ma sicuramente deterrente, una corpo speciale che pattugli le aree di carico e scarico, e proibire a chi non è autorizzato ad utilizzare determinati attrezzi.

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Il Ministero dello Sviluppo Economico, ha reso disponibile una guida per poter usufruire di agevolazione per le Piccole e Medie Imprese Italiane, molto ben fatto e se i progetti sono ben preparati ci può essere qualcosa di interessante per l’autotrasporto.

Un vademecum che raggruppa tutte le possibili agevolazioni fruibili attraverso il Ministero, molto interessante l’internazionalizzazione, l’efficienza energetica, e le Piccole e Medie Imprese innovative.

Download “MISE-guida-alle-agevolazioni.pdf”

MISE-guida-alle-agevolazioni.pdf – Scaricato 239 volte – 2,09 MB

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Del problema ce ne eravamo occupati ad Agosto 2015 oggi sulla rivista online uomini e trasporti viene ripresa.

Fino a qualche tempo fa la migrazione partiva soprattutto dal Nord-Est. Ma adesso per andare in Slovenia e in particolare a Nova Gorica o a Maribor a conseguire il patentino ADR partono un po’ da tutta Italia, con autobus organizzati che con circa 500 euro garantiscono «tutto in un week-end»: corso, esercitazioni e tesserino. D’altra parte la conversione del Certificato di formazione professionale (c.f.p.) conseguito in un altro Paese aderente all’Accordo ADR in analogo certificato italiano è possibile, almeno quando il paese di rilascio sia membro dell’Unione europea. E la Slovenia lo è. Quindi sulla carta non ci sarebbe nulla di irregolare.Addirittura, non ci sarebbe nemmeno l’obbligo di conversione, ma soltanto una facoltà rimessa allo steso interessato. Insomma, se vuole la converte, altrimenti si tiene il tesserino conseguito in Slovenia, che gli consente senza problemi di guida un veicolo ADR.

Anche sui prezzi, poi, a quanto riferiscono molti autotrasportatori italiani che hanno beneficiato di questa formula week-end, garantiscono che non ci sono grandi differenze rispetto a quelli praticati in Italia. La vera differenza starebbe tutta nella burocrazia: perché in Slovenia tutto si consuma in un sabato e in una domenica mattina. Senza dover effettuare pacchi di versamenti, né dover riempire complicati moduli.

Chi parte cioè ha la garanzia che dietro il versamento dell’obolo richiesto si ottiene la formazione, un pasto e l’agognato tesserino. A dire il vero, non consegnato direttamente alla fine del corso, ma spedito a casa nei giorni successivi. Una promessa – confermano gli autisti che hanno toccato con mano – realmente garantita.

Ma si tratta di corsi effettuati con tutti i crismi? I racconti degli interessati qui divergono. Molti parlano di formazione accurata e attenta, effettuata direttamente in italiano. Qualcuno invece riferisce di docenti sloveni che si affidano a traduttori in parte improvvisati. Ma la verità sta forse nel mezzo. Nel senso che inizialmente i corsi erano pochi e organizzati alla bene e meglio. Poi è diventato un vero e proprio business e così anche il livello dell’offerta formativa è andata crescendo.

Ma al di là di quanto riferiscono i trasportatori bisogna capire che sia tutto in regola a livello normativo. Perché è vero, come detto, che la possibilità di ottenere il patentino in qualunque paese dell’Unione europea esiste, ma bisogna capire se poi effettivamente questi corsi si svolgano secondo le modalità richieste dalle legge.

Già la scorsa estate della questione si era interessato il Parlamento, con un’interrogazione parlamentare in cui si chiedeva esplicitamente se la migrazione dei patentini non nascondesse dei risvolti oscuri. E il sottosegretario ai Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, rispose che della questione era «stata interessata la competente Autorità Slovena al fine di ottenere informazioni circa il corretto raggiungimento dei previsti livelli di preparazione, anche per i candidati di lingua italiana che conseguono tale certificato presso gli Enti sloveni».

Ma l’onorevole Michele Mognato (PD) ipotizza che il fenomeno della migrazione dei patentini, avendo assunto dimensioni di massa, si «può configurare come una vera e propria concorrenza indebita nei confronti degli operatori ed autisti che, soprattutto nel Nord-est, ottengono il patentino ADR secondo le procedure correnti, e quindi all’interno della provincia di residenza ovvero di una provincia confinante con quella di residenza».

Leggendo attentamente l’accordo ADR al capitolo 8.2 si capisce chiaramente che questa tipologia di corsi non può essere valida, sta il fatto che per tutti i paesi aderenti all’accordo le ore di formazione sia per la qualifica iniziale che per le specializzazioni ha degli orari ben definiti, Corso Base 18 unità da 45 minuti corso di specializzazione Cisterne 12 unità da 45 minuti a queste vanno aggiunti gli esami.

Ora, considerato che arrivano tutti il sabato mattina e tornano la domenica sera, (domenica mattina si sostengono gli esami) come è possibile riuscire a sostenere tutte queste ore di insegnamento in totale sarebbero 22 ore e 30!!!!

In qualche caso, molti tornano pagando un piccolo supplemento può sostenere l’esame per tutte le specializzazioni (esplosivi e radioattivi) altre 12 ore di formazione.

Credo che in Slovenia utilizzino un altra tipologia di orologio, oppure (da quanto riferisce qualcuno) la formazione è fittizia, quello che conta è solo il pagamento dell’obolo, poi al resto pensano tutto loro, ivi compresa qualche “divagazione” di natura diversa.

Ipotesi credibile? La risposta del ministero è attesa da quasi un anno. Intanto le gite organizzate per passare dei bellissimi week-end in Slovenia …continuano

Credo che il Ministero dei Trasporti debba intervenire urgentemente e a mio modesto parere annullare tutti i CFP-ADR conseguiti in Slovenia in quanto non regolari

In allegato il testo dell’accordo internazionale ADR capitolo 8.2 

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ADR2013_MIT_PARTE8.2.pdf – Scaricato 301 volte – 1,84 MB in italiano ma è uguale in tutti i paesi che hanno firmato l’accordo

Download “ADR-2015-8.2-sloveno.pdf”

ADR-2015-8.2-sloveno.pdf – Scaricato 69 volte – 455,20 KB in sloveno

 

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L’Agenzia delle Dogane attraverso la circolare allegata ha chiarito la titolarità dei veicoli ammessi al credito d’imposta sul gasolio nel settore dell’autotrasporto ed ha specificato che per il contratto di locazione senza conducente non è necessaria la registrazione.

Per quanto riguarda i contratti definiti “atipici” come ad esempio il “nolo a freddo”, tale tipologia contrattuale è stata ricondotta alla locazione senza conducente, con la conseguenza che è necessario che venga stipulato in forma scritta tra imprese iscritte nell’Albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto terzi.

Secondo l’amministrazione, queste situazioni contrattuali definite “atipiche” di disponibilità dei veicoli – il nolo a freddo – sarebbero caratterizzate da una certa aleatorietà ed eterogeneità per durata e occasionalità, potendo determinare una utilizzazione promiscua del veicolo.

Dunque, secondo l’Agenzia delle Dogane, per evitare duplicazioni di rimborso di accisa, viene subordinato l’utilizzo dei veicoli con contratti di nolo a freddo purché vi sia:

– utilizzo esclusivo del mezzo nel periodo di consumo del gasolio;

– registrazione del contratto atipico.

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dclgpa-n-20160322-35427RU.pdf – Scaricato 204 volte – 117,29 KB

fonte trasporto-italia

 

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False attestazioni di frequenza a corsi obbligatori per conducenti professionali, con gli “alunni” che nelle ore di lezione andavano al bar, o non si presentavano proprio. Ma anche lezioni pratiche fatte su un mezzo privo di assicurazione. Sono le irregolarità emerse da una serie di controlli fatti nei giorni scorsi in alcune autoscuole accreditate alla motorizzazione civile di Sassari da parte della squadra di polizia giudiziaria della sezione polizia stradale di Sassari e del distaccamento di Olbia.

Molte le irregolarità emerse: in particolare sono state accertate false attestazioni riguardanti l’avvenuta frequenza di corsi per i rinnovi dei certificati di qualificazione dei conducenti professionali della durata di 35 ore obbligatorie. A Olbia è stato accertato che i corsi svolti in un’autoscuola,  con un numero di ore di frequenza inferiore a quanto stabilito,  erano condotti senza registro di attestazione delle presenze e prevedevano la partecipazione di un numero di autisti inferiore  alle previsioni. Inoltre è stato accertato l’utilizzo di una vettura destinata alla scuola guida, priva di copertura assicurativa.

A Porto Torres è stato appurato che alcuni iscritti, negli orari previsti di frequenza del corso,  si trovavano  in un bar per l’intera durata della lezione, invece che nell’autoscuola. Per i pochi presenti nell’aula, giunti in ritardo, non era stata recuperata l’ora non fatta. In un’autoscuola di Valledoria sono risultate false attestazioni di partecipazione al programma di tre ore da parte di corsisti che, invece ne avevano effettuata una sola. I responsabili sono stati perseguiti per le violazioni amministrative e  sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per i reati di falso. L’attività è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione della motorizzazione civile.

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L’unione Europea ha pubblicato così come previsto dal regolamento Europeo 1071/2009 all’art. 6 paragfrafo 2 lettera b  un elenco di categorie, tipi e livelli di gravità delle infrazioni gravi relativi alla normativa comunitaria che vanno ad aggiungersi a quelli dell’allegato IV dello stesso regolamento.

Allegato 4 regolamento europeo 1071/2009

Allegato 4 regolamento europeo 1071/2009

Il nuovo regolamento nell’allegato 1 raggruppa le varie tipologie di infrazioni gravi per la normativa comunitaria ed assegna ad ognuna di essa vari livelli di gravità:

  1. IG ( Infrazione grave)
  2. IMG (Infrazione molto grave)
  3. IPG (Infrazione più grave)
tabella calcolo infrazioni e punteggio

tabella calcolo infrazioni e punteggio

Il regolamento verrà applicato a partire dal 1 gennaio 2017

Download “regolamento-europeo-403-2016.pdf”

regolamento-europeo-403-2016.pdf – Scaricato 192 volte – 457,29 KB

 

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La Pmia Broker, società che si occupa del ramo assicurativo nel settore trasporti, in occasione del TraspoDay di Capua, ha avuto l’occasione di verificare, confrontandosi con aziende di trasporto, che le condizioni da noi praticate ad oggi risultano le migliori del mercato.

Le specializzazioni nei vari rami assicurativi riguardano in particolare:

POLIZZE RCA  AUTOCARRI c/terzi e c/proprio

POLIZZE INCENDIO FURTO E KASKO

POLIZZE VETTORIALI E DANNI PER CONTO

TUTELA LEGALE

ASSISTENZA STRADALE

FIDEJUSSIONI

CAPACITA’ FINANZIARIE

Vi pregiamo di contattarci per effettuare preventivi sulle Vs. polizze in scadenza.

 

 

 

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La Commissione Europea ha adottato il 21 marzo 2016 le specifiche per la nuova generazione di cronotachigrafi digitali che dovrebbe diventare obbligatoria dal 2019. Novità anche per l’accesso all’autotrasporto.
Nel 2012, la Commissione Europea ha deciso d’introdurre la seconda generazione di cronotachigrafi digitali, con l’obiettivo di ridurre le frodi e le manomissioni e migliorare i controlli sui tempi di guida e di riposo. Al punto di vista tecnico, i nuovi apparati avranno la possibilità di leggere i dati da remoto tramite sistemi wireless e il tracciamento satellitare non solo tramite il Gps, ma anche il futuro sistema europeo Galileo.
Il tracciamento satellitare sarà quindi incluso nel cronotachigrafo permetterà di controllare sulla strada i reali spostamenti del veicoli e confrontarli con i dati sui tempi di guida e riposo e sulla velocità rilevati tramite i sensori del cronotachigrafo. Inoltre, la trasmissione delle informazioni a distanza consentirà agli organi di controllo di vedere tutte le informazioni del cronotachigrafo senza fermare i camion. I nuovi apparecchi potranno connettersi senza fili anche ad altri dispositivi per diverse azioni, come prenotare il parcheggio oppure compiere pagamenti.
Queste novità saranno discusse il prossimo 19 aprile alla Road Transport Conference, cui parteciperanno i rappresentanti dei singoli Stati e degli operatori del settore.

fonte trasportoeuropa