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La Polizia Stradale di Ragusa ha effettuato delle perquisizioni a Ragusa nei confronti di due società di autotrasporto ragusane, sequestrando di 4 veicolai e materiale informatico, su delega della Procura della Repubblica di Ragusa.

Il reato contestato agli amministratori delle due società e a sette autisti è quello previsto dagli art. 437 e 110 del codice penale “rimozione od omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro, in concorso” per aver gli autisti delle due società utilizzato doppie schede (la propria e quella di altri colleghi che ne hanno dichiarato lo smarrimento) al fine di eludere la normativa sull’orario di lavoro con evidenti rischi per la salute degli stessi autisti, per la circolazione stradale e facendo di fatto una concorrenza sleale alle ditte regolari ed oneste.

Nel corso delle perquisizioni dei locali delle due aziende sono state effettuate anche delle perquisizioni informatiche sui computer con sequestro di dati utili alle indagini, relativi ai viaggi effettuati da quattro TIR e dai sette autisti coinvolti.

Nei locali delle ditte, al momento della perquisizione, era presente solo uno dei TIR ricercati; per il sequestro degli altri mezzi, che si trovavano per lavoro in altre parti del territorio nazionale ed uno a Caltanissetta (quest’ultimo già in sequestro perché coinvolto in un grave incidente stradale ), venivano delegati altri Uffici della Specialità che provvedevano inoltre a notificare gli atti anche agli autisti assenti.
Durante l’espletamento dell’attività delegata dalla Procura di Ragusa erano presenti sul posto gli amministratori delle due società, a cui venivano notificati gli atti di perquisizione e sequestro, nonché l’informazione di garanzia e sul diritto di difesa.

In particolare, l’indagine, avviata un anno fa, prende spunto da un controllo effettuato sulla Ragusa Catania nel corso del quale agenti della Polizia Stradale accertavano che un vittoriese di 57 anni, alla guida di un complesso veicolare costituito da un trattore stradale e dal semirimorchio di proprietà di una delle due ditte di autotrasporti, oltre ad essere in possesso della propria carta del conducente, inserita nel cronotachigrafo, ne aveva un’altra disponibile all’interno dell’abitacolo intestata ad un altro autista ragusano.

Dalla verifica dell’attività del mezzo emergeva che l’altro autista avrebbe guidato il mezzo fino a mezzora prima del controllo e per circa tre ore precedenti; risultava inoltre, dalla verifica dei dati, che le schede in possesso dell’autista fermato venivano utilizzate in successione ed in più giornate.

Dal momento che il vittoriese fermato cadeva più volte in contraddizione, dopo vari tentativi, ammetteva di aver fatto uso delle due schede su indicazione dei titolari della ditta, allo scopo di eludere gli orari di lavoro previsti dalla normativa vigente e di evitare di effettuare il previsto riposo giornaliero; ammetteva inoltre di aver fatto uso della scheda del collega sin da quando aveva effettuato il carico della merce al mercato di Vittoria nelle ore precedenti al controllo.

Dai successivi accertamenti in banca dati emergeva che la scheda di cui era in possesso l’autista vittoriese, intestata al collega, era stata dichiarata smarrita con apposita denuncia dal titolare, il quale, in tal modo, provvedeva a farsene un duplicato per poter lavorare regolarmente.
Ed infatti, dai successivi ed ulteriori riscontri emergeva che l’altro autista ragusano, nel momento in cui risultava aver guidato il mezzo fermato dagli agenti, in realtà si trovava alla guida di un altro TIR in un’altra provincia siciliana; così come, in altre giornate, mentre il vittoriese utilizzava la scheda del ragusano, quest’ultimo in realtà guidava altri mezzi di un’altra ditta ragusana. Entrambe le ditte, pur avendo amministratori diversi, erano di fatto riconducibili alla stessa proprietà.

A seguito del citato controllo venivano deferiti alla Procura della Repubblica sia l’autista vittoriese che il titolare della ditta ragusana, per aver messo in atto una sistematica strategia, finalizzata a falsare i dati relativi all’attività lavorativa del conducente mediante l’uso di una doppia carta del conducente, consistente nel far risultare formalmente un minore numero di ore di guida attribuibili al singolo autista del mezzo, creando così un serio pericolo alla circolazione stradale.

In tali casi la responsabilità penale del legale rappresentante della ditta proprietaria del veicolo, nonché datore di lavoro del conducente, è complementare all’illecito penale commesso da quest’ultimo, in quanto ha l’obbligo di controllare il lavoro dei dipendenti e tutelare la loro salute sul posto di lavoro e di eventuali terzi che possono subire le conseguenze del mancato riposo degli autisti.
Il P.M. della Procura di Ragusa, D. ssa Giulia Bisello, con il coordinamento del Procuratore della Repubblica Fabio D’Anna, delegava pertanto la Polizia Stradale di Ragusa ad effettuare ulteriori accertamenti su altri mezzi e autisti delle due ditte, che venivano effettuati tramite il software denominato “Police Controller”, che consente di effettuare una copia digitale della memoria di massa dei tachigrafi digitali istallati sui trattori stradali, i quali registrano l’attività espletata negli ultimi 365 giorni dal mezzo e dagli autisti..

Gli Agenti della Polstrada effettuavano controlli su altri mezzi in uso alle due ditte e dall’analisi dei file scaricati emergeva che, oltre ad essere state commesse numerose infrazioni al codice della strada, venivano rilevati diversi cambi sospetti di carta conducente tanto da avere rilevare la presenza di un solo autista invece che di due, come previsto dalla normativa vigente nei lunghi viaggi. Veniva altresì accertato che alcune carte conducenti, già denunciate smarrite ed intestate ad abituali conducenti dei veicoli controllati, erano state in realtà utilizzate da altri dipendenti della medesima società per la circolazione; il tutto al fine di raggiungere la destinazione del viaggio nel nord Italia, omettendo di effettuare le soste obbligatorie ed i riposi previsti.

La Polizia Stradale di Ragusa esperiva ulteriori indagini presso gli uffici ove erano state sporte le denunce e presso la Camera di Commercio di Ragusa, che consentivano di accertare responsabilità penali a carico, oltre che degli amministratori delle due ditte, anche di 7 autisti (due vittoriesi, tre ragusani, un comisano ed un nisseno) per aver contribuito con le false denunce a mettere in piedi una così articolata attività illecita ai danni degli stessi autisti, della circolazione stradale e facendo in tal modo anche una concorrenza sleale nei confronti di altre ditte di autotrasporto regolari.

Nella giornata del 24 dicembre, alla presenza degli autisti indagati, dei rappresentanti delle due ditte, dei rispettivi legali e dei consulenti di parte, su delega della Procura della Repubblica, la Polizia Stradale ha proceduto ad acquisire con le modalità degli accertamenti irripetibili, i dati informatici contenuti nei cronotachigrafi dei 4 TIR sequestrati, al fine di poterli esaminare e di trovare ulteriori riscontri all’attività investigativa e con l’ulteriore finalità di consentirne dissequestro.
Sui dati acquisiti verranno svolti accertamenti da parte di consulenti tecnici della difesa e della Procura.

fonte ragusanews

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Approfondimento di Domenico Letizia per i microfoni di Radio Atene. Letizia intervista Luigi Caruso,  Segretario Nazionale organizzativo della P.M.I.A. – Piccole e Medie imprese di Autotrasporto, sulle problematiche attuali dell’autotrasporto, lo stato della logistica in Italia e le proposte della categoria tese all’implementazione dell’autotrasporto nella nostra Penisola e per le prospettive dei mercati esteri. Un occhio particolare alla formazione e alla conoscenza, elementi essenziali per l’autotrasportatore.

Intervista:  

 

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È una notizia che non è passata inosservata tra gli operatori del settore eppure, dopo tanti proclami fatti negli anni, finalmente il SISTRI cessa la propria esistenza liberando le imprese da oneri economici non indifferenti.

Con il Decreto Legge 290 del 14 Dicembre 2018, il Ministero dell’Ambiente ha decretato la chiusura definitiva del SISTRI a decorrere dal 1° Gennaio 2019.

Cosa accadrà quindi ad anno nuovo?

Tutti i soggetti interessati dalla gestione dei rifiuti dovranno procedere alla tracciabilità dei rifiuti prodotti, trasportati e gestiti attraverso le modalità classiche (formulario) che già conosciamo:

  • Formulario di identificazione rifiuti in 4° copie per il trasporto
  • Registro di carico e scarico rifiuti per i Produttori obbligati, trasportatori, intermediari ed impianti di recupero/smaltimento
  • Presentazione del MUD entro i termini normativi classici

Quindi cosa cambia?

Assistiamo finalmente ad uno snellimento delle attività. Non avremo più la necessità di iscriverci al SISTRI e pagare il contributo di iscrizione, gli automezzi non saranno più obbligati a montare blackbox per il trasporto di rifiuti  e non dovremo più attivare contratti di telefonia per le USIM da riporvi all’interno, non dovremo più pagare le officine per installare e disinstallare le blackbox ogni qual volta un veicolo viene sostituito ed infine non dovremo più preoccuparci di ricordarci dove sono custoditi i dispositivi USB SISTRI che tanto spesso sono stati smarriti in questi anni obbligando i produttori a versare ulteriori contributi ed a firmare denunce di smarrimento per poterne ottenere di nuovi.

Nel complesso potremmo affermare che pur facendo un salto indietro, nella realtà ne faremo uno in avanti.

E in futuro?

Nel prossimo futuro dobbiamo attenderci l’implementazione di un nuovo sistema di tracciabilità, speriamo più razionale e meno oneroso per le imprese e che sia in grado realmente di tracciare tutti i rifiuti speciali prodotti senza inutili eccezioni che di fatto complicano solo la vita.

Il nuovo sistema di tracciabilità auspichiamo sia applicabile in tutte le situazioni, progettato e realizzato da chi nel mondo dei rifiuti speciali ci lavora ogni giorno e che garantisca la giusta concorrenza nell’offerta dei servizi, legalità e tracciabilità di ogni singolo lotto di rifiuti avviato a recupero/smaltimento.

Attendiamo quindi che questo nuovo sistema di tracciabilità prenda forma e dal 1° Gennaio 2019 verifichiamo che le nostre attività siano in linea con quanto previsto dalla norma vigente.

Vi ricordiamo che con la cessazione del SISTRI gli articoli di legge a cui far riferimento, dal 1° Gennaio 2019, sono: 188, 189, 190 e 193 del D.Lgs. 152/2006 del testo previgente all’entrata in vigore del D.Lgs. 205/2010.

Resta invece valido l’articolo 194-bis del D.Lgs 152/2006 come modificato a Gennaio 2018 relativamente alla possibilità di inviare le 4° copie dei formulari a mezzo PEC nell’ottica di una completa digitalizzazione del sistema di gestione dei rifiuti.

A livello sanzionatorio occorre far riferimento all’art. 258 del testo previgente all’entrata in vigore del D.Lgs. 205/2010, in relazione alla Violazione degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri obbligatori e dei formulari.

Per le attività di restituzione dei dispositivi SISTRI, chiavette USB e black-box, sarebbe utile attendere i primi giorni di Gennaio per conoscere se le modalità da applicare sono quelle previste dagli attuali manuali SISTRI o meno.

Chi restituirà quanto pagato negli anni per un sistema che non ha mai funzionato?

Attendiamo il mese di Gennaio 2019 poi probabilmente ci sarà una lotta contro il Ministero.

News

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato, come di consueto, il calendario dei divieti di circolazione per l’anno 2019 per i mezzi pesanti fuori dai centri abitati. Il provvedimento ha l’obiettivo di garantire migliori condizioni di sicurezza nei periodi di maggiori traffico.
Le limitazioni previste nel calendario interessano veicoli con massa superiore a 7,5 tonnellate adibiti al trasporto merci, quelli eccezionali o che hanno carichi eccezionali e quelli che trasportano merci pericolose.
Non si applicano, invece, ad alcuni tipi di veicoli e di trasporti precisati nel decreto, come, ad esempio, i mezzi dei Vigili del fuoco per interventi di emergenza, i veicoli militari e di polizia per esigenze di servizio, i veicoli dei Comuni adibiti al servizio di nettezza urbana. In alcuni casi l’autorizzazione a circolare nei giorni di divieto deve essere emessa dal Prefetto.

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News

Ogni anno che se ne va é un passo in più verso il raggiungimento degli obbiettivi.

Ti auguriamo che il 2019 sia la svolta e che  tutto quello che ci eravamo prefissati diventi realtà.

Lavoro News

Il ministero dei Trasporti ha stanziato una somma, pari a 9,6 milioni di euro, per erogare contributi alle imprese di autotrasporto che avviano programmi di formazione. Il 9 agosto, la Gazzetta ufficiale ha pubblicato il Decreto che spiega come chiedere tale incentivo. Ogni azienda può ottenere un contributo massimo di 15mila euro se ha meno di dieci dipendenti, di 50mila euro se ha meno di cinquanta dipendenti, di 130mila euro se ha meno di 250 dipendenti e di 200mila euro se ha 250 o più dipendenti. I corsi devono essere dedicati ai titolari, ai soci, agli amministratori e ai dipendenti delle aziende di autotrasporto merci in conto terzi che partecipano a programmi di formazione o di aggiornamento professionale sulla gestione dell’impresa, sulle nuove tecnologie, sulla crescita della competitività e e sulla sicurezza. Anche quest’anno sono esclusi i corsi obbligatori per legge, come per esempio quelli per l’accesso alla professione di autotrasportatore. I corsi finanziabili dovranno svolgersi dal 4 dicembre 2018 al 3 giugno 2019. Entro e non oltre 45 giorni dal termine di ciascun progetto formativo, dovrà essere inviata via telematica specifica rendicontazione dei costi sostenuti secondo il preventivo presentato all’atto della domanda, risultanti da fatture in originale o copia conforme, ovvero da fatture proforma, indicate in apposito elenco, tali fatture dovranno essere accompagnate da idonea documentazione contabile attestante la prova certa del loro pagamento, ovvero da una garanzia fideiussoria «a prima richiesta» che l’impresa stipula a favore dello Stato, per il periodo di un anno. La tutela della salute e della sicurezza nel settore degli autotrasporti è una delle imprese più ardue. L’autotrasportatore non è un lavoratore comune, in quanto svolge tutte le sue attività lontano da una sede fisica, deve perciò autogestirsi nel fronteggiare una serie di rischi legati ai compiti che deve svolgere. I lavoratori del settore, inoltre, tendono spesso a sottovalutare i rischi lavorativi a cui sono esposti, poiché svolgono attività altamente abitudinarie. Per questa ragione è necessario che ricevano una formazione adeguata, che mostri loro i pericoli a cui sono sottoposti e le modalità per evitare incidenti. PMIA Autotrasporto non è stanca di ripetere e ribadire l’importanza della formazione per generare professionisti sempre più competitivi e preparati e per combattere i disagi e le problematiche legate al lavoro usurante della categoria. Un aspetto molto importante che il datore di lavoro deve conoscere e che deve essere incluso nella formazione per gli autotrasportatori riguarda gli orari di lavoro e il loro rispetto. Sostanzialmente, formazione e rispetto della categoria sono le priorità della nostra struttura poiché tale è la priorità che contraddistingue tutti i soggetti legati al mondo dell’autotrasporto.

Analisi di Domenico Letizia, responsabile alla comunicazione di “PMIA Autotrasporto“.

News

Il 6 dicembre a Roma l’Anas ha presentato un progetto sviluppato con l’Enea, il Consorzio Train e la società Takius  per potenziare le attività di monitoraggio e sorveglianza delle infrastrutture.

Nell’ambito del più ampio piano Smart Road, Anas ha avviato questo progetto di ricerca denominato Sentinel, Sistema di pesatura dinamica intelligente per la gestione del traffico pesante, finanziato dal MIUR con il PON Ricerca e Innovazione 2014-2020.  Il sistema verrà sperimentato sulla A2 “Autostrada del Mediterraneo”.

“L’obiettivo – ha dichiarato Ugo Dibennardo, Direttore Operation e Coordinamento territoriale Anas – è quello di sviluppare e realizzare un sistema di pesatura dinamica dei veicoli che, integrandosi con altri sistemi, collabori in una gestione intelligente e predittiva del traffico di mezzi pesanti aventi effettive condizioni di carico non compatibili con le caratteristiche della struttura viaria, con smistamento in tempo reale su viabilità alternativa”.

Anas gestisce annualmente il passaggio di circa 30mila trasporti eccezionali attraverso un sistema informatizzato con l’impiego di App dedicate che, tramite la geolocalizzazione, consente il monitoraggio dei trasporti eccezionali da parte delle Sale Operative Compartimentali Anas e permette l’individuazione dei percorsi maggiormente interessati dai transiti eccezionali. La pesatura dinamica rappresenta un’importante ulteriore azione di controllo dei mezzi pesanti in funzione di una maggiore sicurezza della rete.

L’installazione del sistema è prevista in prossimità di nodi di infrastrutture stradali quali ponti, viadotti e cavalcavia, tratti considerati delicati per le caratteristiche altimetriche, ambientali e climatiche. Il progetto permetterà di avere informazioni utili sia per le attività di manutenzione delle infrastrutture stesse sia a supporto del controllo dei veicoli pesanti in sovraccarico.

Sarebbe interessante, se questo progetto venisse anche inserito nel circuito delle Autostrade, non permettendo l’entrata  ai caselli autostradali per tutti quei mezzi che dovessero risultare non idonei o con sovraccarico, rispetto a quanto previsto dalle norme.

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Semirimorchio Krone anno 2007 atp scad.2022. revisione effettuata il 30.11.2018. Utilizzato per trasporto fiori .int.2.70. Sponda idraulica primo asse soll freni a disco termoking termoregistratore

Per maggiori informazioni contattare la nostra segreteria. 

Foto del semirimorchio: