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La guida dei veicoli con la carta tachigrafica di un altro conducente sta diventando abbastanza raro, almeno queste erano le impressioni, ma da un controllo della Polizia di  Taranto che in un solo giorno ha elevato a 3 conducenti sanzioni molto pesanti.

I 3 sono stati “beccati” alla guida del mezzo con la scheda di altro conducente dell’azienda, la Polizia stradale ha provveduto ad elevare a ciascuno di loro  il verbale di 849 €, il sequestro della carta del conducente “virtuale”, la sospensione della patente di guida e 10 punti che sono volati via, e non finisce qui, perché sono state elevate altre sanzioni relative al “superamento” delle ore di guida giornaliere, al mancato riposo…ecc.

Questa “pratica” ha dei rischi enormi, come del resto tutti i vari taroccamenti del cronotachigrafo, che hanno come unico scopo quello di “accontentare” il committente che altrimenti cambierebbe vettore (perché altri lo fanno).

Ora prendiamo in esame alcuni casi:

  1. Un banale incidente, la compagnia di assicurazione risarcisce ma fa la rivalsa all’azienda di trasporto;
  2. Un incidente grave, scatta la denuncia penale oltre che al pagamento dei danni ai quali dovrà provvedere l’azienda di trasporto;
  3. L’altro conducente (quello che ha prestato la scheda) è consenziente a meno che non presenti una denuncia di smarrimento della scheda, (in data anteriore al controllo) in questo caso chi la utilizza sta effettuando una frode.
  4.  … ecc… ne potremo elencare molti di casi

Spesso si utilizza il sistema della copia della scheda tachigrafica, cioè si fa una denuncia di smarrimento (ma smarrita non lo è mai stata) si richiede una copia alla Camera di Commercio, così facendo ogni autista potrebbe avere 1,2,3 schede, ma…

Non tutti sanno che sulla carta nuova rilasciata il numero della carta indica anche il motivo del rilascio.

Il numero della carta è composto da un numero di 16 caratteri alfanumerici che identificano in modo inequivocabile una carta tachigrafica all’interno di uno stato membro:

  • I primi due caratteri identificano la sigla internazionale del paese  caratteri identificano la persona (numero unico europeo;
  • le seguenti ~\’4 cifre indicano il numero progressivo di serie della carta assegnata al titolare;
  • la 15ma cifra indica il codice di sostituzione. Tale valore, al primo rilascio, corrisponde sempre a “O”; è, invece, implementato (da 1 a 9 e da A a Z) di un’unità in occasione di ogni sostituzione (per duplicato, smarrimento, ecc.). La carta tachigrafica rilasciata in sostituzione di una carta tachigrafia esistente resta ancora valida fino alla naturale scadenza della carta che sostituisce e deve avere lo stesso numero della carta sostituita, eccetto per il codice di sostituzione;
  • la 16ma cifra esprime il codice di rinnovo. In fase di primo rilascio questo valore è sempre “O”. Alla scadenza della carta, in occasione di ogni nuovo rilascio, questo codice viene implementato di un’unità (nell’ordine O, 1,…, 9, A, B,…, Z). In caso di rinnovo della carta, viene riportato a “O” il codice di sostituzione (15° carattere);

Tutte le informazioni che abbiamo elencato sono  conosciuti degli organi di controllo, quindi alla sola lettura del numero della carta una parte della storia è “scritta”, quindi potrebbero incaricare  la  DTL  (Direzione Territoriale Lavoro) oppure la Polizia Stradale che può effettuare anche un controllo aziendale e può richiedere i dati di un anno.

Con l’avvento dei tachigrafi intelligenti, tutto questo sarà superato, anche perché ci sarà la tracciabilità attraverso il satellite, ma questo lo tratteremo in modo più approfondito in altra occasione.