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L’AUTOTRASPORTO COME “LAVATRICE”

Da tempo si parla di pericoli di infiltrazioni malavitose nel settore dell’autotrasporto perché quale settore migliore per “ lavare ” i soldi della malavita?

La criminalità inquina il già difficile  mondo del trasporto merci e non solo (esistono investimenti nei campi delle mense, pulizie, disinfezione, lavanderie industriali, pompe funebri, raccolta dei rifiuti, e settore sanitario)

Gli imprenditori onesti, si trovano ad operare  in un ambiente sempre più difficile per tanti ostacoli che una burocrazia malata impone a quanti non hanno protezioni forti alle spalle e devono soccombere ad un sistema malato.

Su questo problema tanti i forum, tanti gli incontri, tante le denunce, ma nulla di nuovo all’orizzonte se non qualche inchiesta e qualche arresto.

Uno dei settori dove si palesa una infiltrazione malavitosa è quello della filiera dell’agroalimentare. Tutto parte dai centri di smistamento ed ovvio che dentro un camion frigo si può trasportare di tutto.

I prezzi della frutta e verdura triplicano (+200 per cento) dall’agricoltore  alla tavola anche per effetto delle infiltrazioni nelle attività di autotrasporto, messe in luce da recenti operazioni delle forze dell’ordine.

Dove si triplica il prezzo finale dei prodotti, normalmente, si annida la sacca della malavita.

L’autotrasporto in Italia movimenta su gomma circa 85 per cento delle merci e la logistica la fa da padrona. .

Il volume d’affari delle agromafie, ovvero delle attività della criminalità organizzata nel solo settore agroalimentare, ammonta oggi – sottolinea la Coldiretti – a 12,5 miliardi di euro (il 5,6 per cento dell’intero business criminale).

Questo sistema inquina anche la produzione made in Italy mettendo a rischio la qualità e la sicurezza alimentare dei prodotti “spacciati” come Made in Italy, ma ottenuti in realtà con materie prime importate, speso di bassa qualità.

Ovviamente non svelo nessun segreto poiché chi deve sapere sa.

Il principio che “tutti i mali non vengono per nuocere” vale soprattutto per un settore che specie, nelle distorsioni e periodi particolari della nostra vita, ad esempio durante il trimestre del lockdown ha fatto fare affari d’oro alla malavita.  La  possibilità di movimentare merci e denaro senza la normale pressione dei controlli di polizia, che ha già lanciato l’allarme sull’interesse, per esempio, dei clan ad investire, per esempio nella produzione e distribuzione del cosiddetto “kit salvezza” composto da mascherine, gel igienizzante e guanti di lattice è concreto.

Tutto viene movimentato su camion quindi nelle filiera, l’autotrasporto è un elemento indispensabile e quando non c’è il gatto i topi……ballano.

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